giovedì 12 marzo 2015

Streghe





 Lo so, lo so che manco da una vita, e so già che qualcuno forse scriverà, ancora una volta: "gera ora!", ma sono molto strana, eh!...se non ho voglia, non ho voglia!...se poi ci mettiamo il fatto che io e la fotografia non abbiamo proprio feeling, è fatta!...cucino, ma non fotografo, per cui, non posto.
 
Questa ricetta, però, mi è stata richiesta, per cui mi tocca proprio metterla!
 
Tutto nasce da un post di una amica di facebook, che ha messo la ricetta delle streghe per utilizzare gli esuberi di lievito madre.
 
 Solo che la sua ricetta prevedeva l'uso sia del lievito liquido che di quello solido.
 
Poiché ho solo quello solido, ho fatto una serie di conti, per mantenere la stessa proporzione di liquidi, solidi, sale e strutto, e mi è uscita questa, che, sperimentata, è risultata talmente soddisfacente, che ho dettato immediatamente ingredienti e quantità a mio marito, prima di dimenticarli...e ora sto replicando la ricetta, basandomi su quel foglietto volante.
 
Ovviamente, per farle, creo ad hoc gli esuberi di lievito...
...ma nulla vieta che vengano fatte proprio con quelli, eh!
 
Ingredienti:
250 g di lievito madre
300 g di farina 0 (io Mulino Rossetto)
150 ml di acqua
45 g di strutto
12 g di sale
 
Olio di semi di girasole per ungere la cartaforno
olio evo per spennellare le streghe
piccoli cristalli di sale o sale aromatizzato al rosmarino per la superficie. 
 
Nella planetaria, con la frusta a K, sciogliere il lm spezzettato, nell'acqua.
 
Quando il lievito è sciolto, aggiungere insieme la farina, lo strutto e il sale, e impastare fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo.
 
Trasferire l'impasto in una ciotola unta con un velo di olio e fare raddoppiare di volume.
 
In realtà io aspetto che la lievitazione inizi (mi ci vogliono un paio d'ore) e poi metto la ciotola in frigo per almeno 12 ore, ma anche fino a 24, se non ho tempo.

 
Di solito, quando tolgo l'impasto dal frigo, lo lavoro subito, perché lo riduco a piccoli pezzi e con la lavorazione si riscalda subito.

 
Dall'impasto stacco delle palline da circa 50 g, le appiattisco un po' con il palmo della mano e le passo nella nonna papera, o sfogliatrice che si voglia chiamare.

 
Prima lo passo con lo spessore maggiore, poi con uno spessore intermedio, e da ultimo, nella penultima tacca.
 
Prima di passare l'impasto, lo infarino molto bene tutte le volte, altrimenti rischio che si attacchi ai rulli.
 
Ricopro le teglie con cartaforno, che spennello con olio di semi di girasole,



ci adagio le streghe, le spennello bene di olio evo, ne cospargo la superficie di sale
aromatizzato al rosmarino




o di piccoli cristalli di sale marino.




Passo poi in forno preriscaldato a 220°C per una decina di minuti, e comunque fino a doratura.

 

ATTENZIONE!!!
CREANO DIPENDENZA!!!


sabato 1 marzo 2014

Fiore di brioche...voglia di primavera...

 
 
 
 
...e mo' mi sono rotta, per cui metto le foto del fiore finito!
 
 
 
 
 
 
 
Eh, sì, quando ho visto la foto di questa brioches, non ce l'ho fatta ad aspettare,
 ed ho voluto provare subito a farla...solo che...non ho fatto le foto dei passaggi,
perché continuava a piovere
e in casa non ho luce a sufficienza nemmeno quando c'è il sole,
figuriamoci quando il tempo è tetro...
 
 
 
 
 
 
Aspettavo il bel tempo per replicarlo,  ma,
 pare impossibile,
quando c'era bel tempo ero sempre al lavoro!
 
Ma non mi do mica per vinta, eh!
 
...sono un tipo ostinato, io!!!
 
 
 
 
 
 
Prima o poi ce la farò a completare il post!
Intanto anticipo che per l'impasto ho utilizzato la stessa ricetta della
 corona dell'avvento,
 che trovate qua
 
Questa foto l'ho fatta la mattina dell'undici febbraio, alle 7,45,
 prima di partire per Brescia,
per visitare Golosilandia, la fiera Enogastronomica.




 
Grazie e....
ad appena esce il sole!!!











sabato 8 febbraio 2014

Fritole venessiane sì, ma....con lievito madre



Una ventina di anni fa avevo trovato una ricetta di fritole venessiane, quelle con lievito di birra.
Le avevo fatte, ma...non mi erano piaciute per niente!
Troppo lievito...chissà...fatto sta che avevano uno sgradevole retrogusto di lievito .
Così...ricetta cancellata!
Poi, qualche anno fa mi sono iscritta ad un forum di cucina ed ho trovato un'altra ricetta,
 sempre con lievito di birra, ma, quando si è rimasti scottati con l'acqua calda,
si ha paura anche di quella fredda.
Però, ogni tanto, 'sta ricetta, mi veniva in mente, soprattutto a Carnevale.

In questi giorni  mi sono decisa:
adesso prendo la ricetta e la converto con pasta madre al posto del lievito di birra.
 
Tanto più che il papà della mia pasta madre, è un pasticcere di Venezia!
 
...e allora, fritole siano, ma...con lievito madre!
 
La ricetta originale
recita così:
3 uova
125 g di zucchero
15 g di sale
aroma vaniglia e limone
250 g di olio di mais
950 g di farina
200g di uvetta
100 g di pinoli
500 ml di latte
30 g di lievito di birra

 
Ho diviso per tre gli ingredienti e ricalcolato la farina e i liquidi
in rapporto con il lievito madre,
 pertanto:

1 uovo
42 g di zucchero
5 g di sale
aroma limone e vaniglia
 (uso il mio zucchero profumato con bacche di vaniglia e
 cremina di limone secondo la ricetta di Doretta)
82 g di olio di mais
272 g di farina
65 g di uvetta
30 g di pinoli
143 ml di latte
65 g di lievito madre rinfrescato e giunto al raddoppio.

Il procedimento che ho usato è lo stesso di quello descritto da Fedia,
l'amica di fb che a suo tempo aveva pubblicato la ricetta,
 cioè:
Con un frullatore o con l'impastatrice frullare uovo e zucchero,
aggiungere il sale, gli aromi, l'olio e parte del latte, continuando a frullare.
 
Aggiungere infine la farina ed il lievito madre sciolto in un po' di latte
 e continuare ad impastare.
 
L'impasto che si ottiene è piuttosto morbido.
Unire uvetta ammollata e pinoli e mescolare bene.
 
Far riposare coperto con pellicola fino a raddoppio dell'impasto.
 
Ci vogliono non meno di quattro ore, dipende dalla forza del lievito.
 
Siccome non avevo tempo, ho aspettato che iniziasse la lievitazione
(se usate una ciotola di vetro vedrete che cominciano a formarsi le bollicine sul fondo)
 ed ho messo l'impasto in frigo.
 
L'ho tirato fuori un paio d'ore prima di friggerlo.
 
In olio ben caldo si immerge un po' di impasto,
 prelevato col cucchiaino, dalla ciotola.
 
Le fritole son pronte quando assumono un bel colore dorato.
 
Si scolano  e si depongono su un piatto coperto di carta assorbente,
 per far perdere l'eccesso di olio.
 
Ancora calde si fanno rotolare nello zucchero semolato.
 
Sono eccezionali se consumate tiepide!


lunedì 2 dicembre 2013

Corona dell'avvento





...o quasi...ci mancano le quattro candele, ma, quando un'amica mi ha mostrato la foto,
 l'associazione è stata  "naturale".
 
Ultimamente nel web stanno impazzando i lievitati ad effetto.
 
La voglia di riprodurne uno era grande, e, quando mi è stato mostrato questo,
 è stato amore a prima vista.
 
La ricetta del pan brioche dolce, l'ho presa qui,
naturalmente però l'ho adattata al lievito madre.

L'impasto è aromatizzato con i semini pestati di due bacche di cardamomo,
 e la cornice dei dischi è stata spolverizzata con due cucchiai di zucchero
 misti a un cucchiaino di cannella in polvere.




 
 
Ingredienti per il pan brioche dolce:
 
440 g di farina manitoba
90 g di lievito madre
3 cucchiai di zucchero aromatizzato alla vaniglia
   (riciclo le bacche di vaniglia mettendole
      nel barattolo dello zucchero )
semi pestati di due bacche di cardamomo
due uova
60 g di burro fuso raffreddato
150 ml di latte tiepido
un pizzico di sale
 
e poi,
 
burro fuso q.b. per spennellare i dischi di pan brioche
due cucchiai di zucchero
un cucchiaino di cannella in polvere


Ho fatto sciogliere il burro a bagnomaria ed ho fatto intiepidire il latte.
 
In una ciotola ho setacciato la farina, ho fatto la fontana ed ho aggiunto:
 zucchero, lievito madre a pezzetti, le uova, il burro sciolto e raffreddato,
 il pizzico di sale, il cardamomo ed il latte tiepido.
 
Ho amalgamato il tutto, prima con una forchetta, poi a mano.
 
Ho impastato energicamente fino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio.
 
Si può fare anche con la planetaria, ma questa volta avevo voglia di mettere le mani in pasta, ed ho impastato a mano.
 
Ho formato una palla che ho messo a lievitare in una ciotola coperta con pellicola, inizialmente, per un paio d'ore a temperatura ambiente, poi in frigorifero per circa 12 ore.
 L'impasto è raddoppiato.
 
 




Trascorse le dodici ore, l'ho trasferito sulla spianatoia,
l'ho sgonfiato e l'ho diviso in cinque palline di circa due etti l'una.
 
 




Ho spianato, prima a mano, poi con l'aiuto del mattarello,
ogni pallina ed ho ottenuto dei dischi di circa 25 cm di diametro.
 
 


 
Ho sistemato  il primo disco su carta forno,
 l'ho spennellato con burro fuso
 ed ho spolverizzato con zucchero e cannella circa 3 cm del bordo esterno.

Ho poi sovrapposto il secondo disco, spennellato di burro,
cosparso come il precedente di zucchero e cannella, 
e così via fino al quinto disco che ho solo imburrato.






A questo punto, con un coltello molto affilato ho praticato quattro tagli,
due in croce ed altri due per ottenere otto spicchi:
 è difficile da spiegare, ma dalla foto credo che si capisca meglio.
 
Ho poi ripiegato i triangoli separati tra loro,
 fermando la punta dei triangoli sotto il bordo del disco più basso.
 

 
 
Pronta per la lievitazione!
 

 
 

Ho fatto scivolare, con l'aiuto della carta forno,  la corona sulla  teglia,
 l'ho coperta con pellicola e l'ho fatta lievitare in forno
 con la lucina accesa, per tre ore circa.
 
 


L'ho cotta in forno statico preriscaldato, a 180°C, per 25/30 minuti.

 Fatta raffreddare sulla gratella.
 


 
 
Pronta per essere vestita a festa!


 
 
Spolverizzata con zucchero a velo.





Servita con crema al mascarpone aromatizzata al rum.


 
Grazie!
 
 

giovedì 24 ottobre 2013

trofie...tante trofie

 
 
Tutto è cominciato all'inizio dell'estate quando Laura di "E' ora di dire pasta" ha postato
in faceboock un tipo di pasta nuovo, di sua creazione: le "ondinelle".
 
Da quel momento è stato un susseguirsi di esperimenti, finchè un giorno Doretta mi dice:
 lo sai che son riuscita a fare le trofie?
 
Più di qualche volta ci avevo provato senza successo.
Anche con i video che avevo trovato in rete non riuscivo a capire come si facessero,
per cui mi ero rassegnata alla sconfitta.
 
Finchè Doretta non ha postato qui il suo video...
Da quel momento non mi sono più fermata...
 
 
Queste sono state le prime che ho fatto....
 
 
...per finire con il chilo e mezzo che ho portato qui!
 
 
La morte delle trofie è con il pesto di basilico,
 ma sono ottime anche con il pesto di rucola,
 ottenuto sostituendo la rucola al basilico che si usa per il classico pesto genovese.

 
Buon appetito!

lunedì 23 settembre 2013

Sabato a pranzo da Doretta



 
 Finalmente ci siamo riusciti!
Purtoppo non c'eravamo tutti, e proprio per questo apro questo post, per condividere anche con chi non ha potuto esserci, questa splendida giornata di fine estate!
 
Per qualcuno la giornata è iniziata molto presto, per i più fortunati è iniziata così:
 
 
La giornata prometteva proprio bene!
 
 
Ed ora eccoci tutti insieme sul vaporetto, diretti verso l'isola della laguna di Venezia,
 dove abitano i nostri amici.
 
 
questo il paesaggio che ci ha accolto: un piccolo paradiso...
Con giuggiole, melograni...
 
 
...e pergolati di pomodori ciliegino
 
 
Ma ora basta con i paesaggi, perchè , come ha scritto qualcuno:
Quando NOI ci troviamo,
mangiamo e basta!
 
Difatti, siamo stati accolti da tramezzini stupendi,
Sia per estetica, ma soprattutto per gusto!
 
 
Per non parlare degli aperitivi che abbiamo scolato in men che si dica,
tanto che non siamo riusciti a far foto..
 
.
Come nostra abitudine, abbiamo portato un po' di viveri a testa
ecco le trofie, un chilo e mezzo, fatte rigorosamente e mano
 
 
e da cotte si sono vestite di quattro deliziosi sughi preparati da Doretta:
Pesto di basilico e pesto di basilico e pomodoro essiccato
 
 
ragù e pesto di rucola
 
 
Ed eccoci qua io e daniela a preparar salamelle e polenta
 
 
Le salamelle bresciane sulla griglia
 
 
la polenta di Storo di Chiara ha voluto essere fotografata solo sul piatto di portata...
 
 
Ovviamente, intanto che si lavorava, si chiacchierava anche
 
 
Dani e Francesco stanno decorando una deliziosa cheese cake di stracchino e rucola,
 mentre io affetto salame e sopressa
 
 
la cheese cake salata vestita a festa
 
 
e poi bocconcini di patate con emmenthal, speck e pancetta, prima e dopo la cottura.
 
 
C'erano anche delle deliziose verdure di Dani,
 che però hanno rifiutato di fotografarsi....

 
Chiara, oltre alla polenta di Storo, ci ha regalato dei deliziosi biscottini di frolla
 con il centro ad effetto vetrata
 
 
All'una, puntuali come orologi svizzeri, eravamo tutti a tavola.
 
 
Foto dei soliti noti
 
 
...anche in momenti di relax...
 
 
 
Ci hanno fatto compagnia Yuki, Peggy,
 
 
Ciro e, la padrona di casa, Mela.
 
 
 
Per finire, insieme al caffè,
le fettine del faraone in versione riveduta e corretta,
e i cestini di crema ai frutti di bosco
 
 
Naturalmente Doretta e Paolo ci hanno regalato un bel mazzo di aromi misti
ed i melograni.
 
 
Abbiamo "profumato" vaporetti, treni ed auto,
 prima di riempire le nostre case di quello che a casa mia viene chiamato il
"profumo di Doretta"


 
Il ritorno, come al solito, è stato un po' triste, ma il paesaggio era stupendo.
 
Bellissimo questo tramonto sulla laguna!!!
 
Grazie a Livio e a Dani per le loro bellissime foto.
 
Alla prossima, ma non si accettano più defezioni!